[41] Non dire cosa che diffami e non mormorare1; perché, se rivelo un peccato mortale che non sia pubblico, c'è peccato mortale2; se si rivela un peccato veniale, c'è peccato veniale; se rivelo un difetto, manifesta il mio difetto. b. Se l'intenzione è retta, si può parlare di un peccato o di una mancanza altrui in due casi: Primo caso: quando il peccato è pubblico, come quello di prostituzione, o quando si tratta di una sentenza emessa in tribunale, o di un errore diffuso che contamina le persone che ne sono raggiunte. Secondo caso: quando si manifesta un peccato occulto a qualcuno perché aiuti chi è in peccato a risollevarsia, avendo tamen3 alciuni indizi o ragioni probabili che potrà aiutarlo. a 362b. |