[25] Secondo tempo: dopo pranzo1. Chiedere a Dio nostro Signore quello che si vuolea2, cioè la grazia di ricordare quante volte si è caduti in quel peccato particolare o in quel difetto, e la grazia di emendarsene per l'avvenireb. b. Si fa poi il primo esame, chiedendo conto alla propria coscienza di quel punto particolarec dal quale ci si vuole correggere ed emendare, passando in rassegna ora per ora, o periodo per periodo, da quando ci si è alzati fino al momento di questo esame3. c. Sulla prima linea della g = si segnano tanti punti quante sono le volte che si è caduti in quel peccato particolare o in quel difetto4, d. e si rinnova il proposito di emendarsene fino al secondo esame che si farà. |