[95]La seconda parte di questo esercizio consiste nell'applicare l'esempio precedente del re terreno a Cristo nostro Signore1, seguendo gli stessi tre punti. Primo punto. Se l'appello del re terreno ai suoi sudditi merita attenzione, quanto più degno di considerazione è vedere nostro Signore, re eterno2, che ha davanti a sé tutto l'universo mondoa, e tutto3 e ciascuno in particolare chiamab dicendo: b. "È mia volontà sottomettere al mio potere tutto il mondo4 e tutti i nemici5, e così entrare nella gloria del Padre mioc; c. perciò chi vuole venire con med deve lavorare6 con me7, perché, seguendomi nella penae, mi segua anche nella gloria"f8. |