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[39] Si deve avvertire che, dato che nel vano1 giuramento pecchiamo più giurando per il Creatore che per la creatura, è più difficile giurare come si deve, con verità, necessità e riverenza, per la creatura che per il Creatore, per i seguenti motivi:

b. . Quando si vuole giurare su una creatura, il voler nominare la creatura non ci fa essere tanto attenti né guardinghi per dire la verità, o per affermarla con necessità, come il 2 voler nominare il3 Creatore  Signore di tutte le cose.

c. 2°. Quando si giura su una creatura, non è così facile rispettare e onorare il Creatore come quando si giura sullo stesso Creatore e Signore nominandolo direttamente; infatti il nominare Dio nostro Signore comporta maggiore rispetto e riverenzaa che non il nominare una cosa creata.

d. 3°. Per questo, il giurare su una creatura è consentito più a coloro che sono formati che a coloro che sono deboli; infatti le persone formate, per la pratica assidua della contemplazione e per l'illuminazione della menteb, si rendono conto più facilmente che Dio nostro Signore è presente4 in ogni creatura con la propria essenza, presenza e potenzac; così, quando giurano su una creatura, sono preparati e disposti più degli altri a onorare e rispettare il loro Creatore e Signore.

e. 3°.  Giurando frequentemente su una creatura, c'è da temere il pericolo di idolatria più nelle persone deboli che in quelle formate5.

a 32b;  235a

 

Anima Christi Annotazioni Titolo Presupposto
Princ. e Fond. Es. partic. Es. pensieri  Modo esame 
Confess. gen. Tre peccati Med. peccati Ripetizione
Riassunto Inferno Addizioni Il Re eterno
Incarnazione Natività Applic. sensi Premessa elez.
Due Bandiere Tre binari Tre gr. umiltà Preambolo
Considerazioni Tre tempi Per la riforma La Cena
Nota colloqui Getsemani Note III Sett. Regole vitto
App. a Maria Note IV Sett. Cont. ad am. Tre modi di or.
Misteri Regole 1a Sett. Regole 2a Sett. Regole elemos.
Regole scrupoli R. retto sentire