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Benedetto XVI, Dall'omelia alla s. Messa della Notte di Natale del 2006 Il segno di Dio è la semplicità. Il segno di Dio è il bambino. Il segno di Dio è che Egli si fa piccolo per noi. È questo il suo modo di regnare. Egli non viene con potenza e grandiosità esterne. Egli viene come bambino – inerme e bisognoso del nostro aiuto. Non vuole sopraffarci con la forza. Ci toglie la paura della sua grandezza. Egli chiede il nostro amore: perciò si fa bambino. Nient'altro vuole da noi se non il nostro amore, mediante il quale impariamo spontaneamente ad entrare nei suoi sentimenti, nel suo pensiero e nella sua volontà – impariamo a vivere con Lui e a praticare con Lui anche l'umiltà della rinuncia che fa parte dell'essenza dell'amore. Dio si è fatto piccolo affinché noi potessimo comprenderLo, accoglierLo, amarLo. |
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Card. Robert Sarah avec Nicolas Diat La force du silence contre la dictature du brut, 70-71 Davanti a Dio, nel silenzio, noi diventiamo dolci e umili di cuore. La dolcezza e l'umiltà di Dio ci penetrano e entriamo in un autentico colloquio con Lui. L'umiltà è una condizione e una conseguenza del silenzio. Il silenzio ha bisogno della dolcezza e dell'umiltà ed esso ci apre a queste due qualità. Il più umile, il più dolce e il più silenzioso degli esseri è Dio. Il silenzio è il solo mezzo per entrare nel grande mistero di Dio. […] Nel silenzio noi partiamo da Dio e arriviamo a Dio. |
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“Il problema è quello della scelta. Il bene è la scelta difficile”. |
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«Operate il bene e fate che lo sappia solamente Iddio» |
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«Docilità allo Spirito: non intralciamo l’opera sua. Anche le virtù possono essere d’intralcio: si cerca di far tanto bene per non far quello che il Signore vuole, che può esser anche meno, ma ci costa di più perché importa la nostra rinuncia». | ||
Gesù guarisce il tuo cuore, Ed. RSS «La debolezza non è un ostacolo, ma un mezzo fondamentale per servire il Signore. La forza ci può portare alla presunzione, all'arroganza, all'autosufficienza e quindi alla superbia con il conseguente nostro allontanamento dal Signore; la nostra debolezza, invece, ci spinge a fidarci totalmente di Dio e conseguentemente a vedere la sua gloria. Il Signore per agire non ha bisogno di superuomini, ma di creature fragili che si lasciano usare e plasmare dalle sue mani. Egli è il vasaio e vuole plasmarci, come si fa con l'argilla. Ma l'argilla è formata da fango e acqua. Il "fango" sono le nostre debolezze e l'acqua è la grazia di Dio, Dio usa i nostri limiti, li unisce alla sua onnipotenza e fa i suoi capolavori. Non scoraggiarti se hai tanti limiti: sei la persona adatta per fare cose grandi per il Signore. Con Dio noi faremo cose grandi (Sal 108,14). Fidati di Lui ed Egli ti userà per la Sua gloria». |
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«In vista delle mie mancanze non mi scoraggerò mai, terrò per certo che ho da commetterne molte e che solo in Cielo accade di servire Dio senza queste. Rifletterò che se un bambino impara a camminare, dovrà cadere più volte, ma deve alzarsi subito, altrimenti non imparerà mai a camminare». Ven. P. Pio Bruno Lanteri (1759 †1830) |
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«Il deserto è una terra di speranza, è un luogo dove è sempre incipiente, pur nascosta, una fioritura di vita, una primavera. Dentro ogni situazione c'è un disegno di Dio». Anna Maria Cànopi |
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JEAN CORBON, Liturgia alla sorgente Il nostro Dio non si limita a fare questo o quello, come la "causa prima", il dio dei filosofi: Egli si dona in tutto ciò che è, che a sua volta esiste proprio perché Egli si dona. Egli parla e le cose vengono all'esistenza, ama e il creato è cosa buona, si dona e la realtà è bellezza. Ma in questa prima creazione la santa Trinità è nascosta. La tradizione è fin dalle origini un amore lacerato. Il Padre si consegna, ma chi l'accoglie? La sua Parola viene donata, ma chi risponde? Il suo Spirito viene effuso, ma non ancora condiviso. La creazione è puro dono, ma ancora in attesa di accoglienza. |
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«Ci sarebbe da scrivere un bel libro – e quanto consolante per noi – sui difetti dei santi e sul lavoro compiuto da loro, e dalla grazia in loro, per correggersi».
P. Michel-Marie Philipon op (1898 †1972) |
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Siamo cresciuti forse in una formazione sbagliata: la preghiera che finisce nella preghiera. La preghiera deve invece preparare l'azione, perché la preghiera è amore, perciò prepara l'azione e sfocia nell'azione (La preghiera del cuore) |
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«Ci sono nella vita tre verbi maledetti, che sono: avere, salire, comandare. Ad essi Gesù oppone tre verbi benedetti: dare, scendere, servire. Se fai così, sei felice». |
Ermes Ronchi (Le nude domande del Vangelo) |
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«Dirvi che sulla croce un giorno ci è salito un uomo innocente, e che sul retro della croce c'è un posto vuoto dove un altro innocente è chiamato a fare compagnia ai rantoli di Cristo, appartiene al messaggio inquietante, eppur dolcissimo, che un ministro della Parola non può né accorciare né mettere tra parentesi». | ||
«Paragonando l'arte dell'educare a quella dell'agricoltore, mi viene spontaneo dire che la prima cosa da fare (sempre) è seminare, seminare, seminare. […] Ma chi l’ha detto che le parole giuste, buone e oneste di un padre o di una madre, pur sparse sul terreno freddo dell’autunno […], non daranno in primavera un raccolto assolutamente impensato?» |
Luigi Domenighini |
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«Tacendo si permette all'altra persona di parlare, di esprimere se stessa, e a noi di non rimanere legati, senza opportuno confronto, soltanto alle nostre parole o alle nostre idee». |
Benedetto XVI |
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«La perseveranza ci fa pensare alla fortezza: virtù quotidiana non per fare cose grandi, ma per vivere alla grande le cose di ogni giorno». |
Don
Se siamo insieme ci sarà un perché |
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«Aiutami a diffondere dovunque il tuo profumo, o Gesù. Dovunque io vada. Inonda la mia anima del tuo Spirito e della tua vita. Diventa padrone del mio essere in modo così completo che tutta la mia vita sia un'irradiazione della tua. Perché ogni anima che avvicino possa sentire la tua presenza dentro di me. Perché guardandomi non veda me, ma Te in me. Resta in me. Così splenderò del tuo stesso splendore e potrò essere luce agli altri…». |
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«Abbi un cuore che mai indurisce, |
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«Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte». | ||
«Ci sono troppi cattolici così rispettosi delle idee degli altri |
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«Non è umiltà il riconoscersi miseri, è semplicemente buon senso; ma è umiltà volere e desiderare che gli altri ci considerino e ci trattino come tali». |
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Quando gli uomini cessano di credere in Dio, non è che non credano più in nulla; credono a tutto. |
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La santità è la testardaggine nel compiere la volontà di Dio sempre, nonostante qualsiasi difficoltà. | ||
«Ci sono molti modi di fare il bene, |
Card. Carlo Caffarra |
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In un certo senso, nella vita quotidiana la vigilanza è più importante dell'orazione. Dove manca la vigilanza s'introducono lo spirito mondano e i criteri e i costumi non evangelici. Si può continuare a pregare anche con lo spirito mondano; si può continuare a credere di parlare con il Signore anche venendo a patti con il mondo, o parlando solamente con noi stessi. La cosa più importante è la vigilanza. |
Francesco Rossi de Gasperis, Sentieri di vita/1, EP, 355 |
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«Credi sempre all'amore», qualunque cosa accada. |
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All'inizio della vita spirituale si cerca soprattutto di amare Dio; alla fine, invece, si comprende che basta lasciarsi amare da Lui. […]Quando si è compreso che Dio ci ama, non c'è che una cosa sola da fare: offrirsi all'Amore perché esso faccia di noi quello che vuole. |
Jean Lafrance Dimorare in Dio Gribaudi 159 |
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«Quando uno è innamorato non c'è bisogno di dire: 'Devi fare questo!'. Lo fa senza indugi. Allora il problema non è dire ciò che si deve fare, ma far innamorare». |
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Pregare è pensare a Dio volendogli bene |
Beato Charles de Foucauld (1958 † 1913) |
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«Il motivo per cui la Chiesa ha posto il Credo dopo l’omelia è per invitarci a credere nonostante ciò che abbiamo ascoltato». |
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Ovunque tu vada cerca il posto |
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La vera lotta spirituale, più che nel perseguire una invincibilità ed una infallibilità assolutamente fuori dalla nostra portata, consiste principalmente nell'imparare a non turbarci eccessivamente quando ci capita di essere miseri e a saper approfittare delle nostre cadute per rialzarci più in alto. | ||
Ogni volta che la felicità sembra perdersi, nel punto più piccolo o nascosto dell'esistenza c'è il segreto per far ripartire la speranza. |
LUCA DILIBERTO |
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La memoria che salva in INCONTRI CON I CONTEMPORANEI Nuova Umanità XXIX (2007/2) 170, p. 280 La guarigione della memoria, spiritualmente parlando, non consiste nel dimenticare ciò che è sgradevole, e viceversa ricordare ciò che piace: solo arrivando, nella luce dello Spirito, a vedere il proprio vissuto di drammi, peccati commessi o subiti in rapporto al Mistero – ossia l’amore di Dio che salva nella Pasqua di Cristo – soltanto allora si è guariti. È quanto avviene nel sacramento della riconciliazione. […] Da questo nesso tra ricordo e amore risulta una vera e propria trasfigurazione della memoria, non solo una guarigione. |
Marko Ivan Rupnik sj |
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Non scoraggiamoci mai per quanto ancora in balia delle passioni. Benché senza forze, abbiamo una fede incrollabile in Gesù Cristo; affidiamo a Lui la nostra debolezza e spirituale impotenza mettendo nella sua destra la nostra mano, e se ci manterremo in tale profonda umiltà ne riceveremo sicuramente aiuto al di là del nostro merito. La scala del Paradiso, Discorso 1 |
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Molte volte le persone pregano e hanno l'impressione di rivolgersi ad un cielo vuoto; spesso ciò accade perché la loro preghiera è infantile. Ricordo il caso di un uomo anziano che mi raccontava che da bambino aveva pregato per parecchi mesi affinché Dio gli elargisse il dono stupefacente che suo zio possedeva – quello di togliersi i denti dalla bocca ogni sera e di metterli in un bicchiere d'acqua – e in seguito fu enormemente felice perché Dio non esaudì il suo desiderio. Sovente le nostre preghiere sono altrettanto puerili, e naturalmente non vengono esaudite. Preghiera viva, Gribaudi, 131 |
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S. TEOFANE IL RECLUSO (1815 †1894) Ti chiedi: "Ho pregato bene oggi?". Non cercare di scoprire come sono state intense le tue emozioni, o quanto più profondamente comprendi le cose divine, chiediti invece: "Sto facendo la volontà di Dio meglio di prima?". Se rispondi affermativamente, la preghiera ha portato i suoi frutti, nel caso contrario non li ha portati, qualunque sia il grado di comprensione o il sentimento che puoi aver ricavato dal tempo trascorso alla presenza di Dio |
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Dai Pensieri della Beata Madre Teresa di Calcutta Non cercate Gesù in terre lontane: Lui non è là. È vicino a voi. È con voi. Basta che teniate il lume acceso e Lo vedrete sempre. Continuate a riempire il lume con piccole gocce d'amore e vedrete quanto è dolce il Dio che amate. |
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Dall'Omelia alla Veglia Pasquale 2016 |
Papa |
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